Cos'è un libro?

IL LIBRO E I SUOI ANTENATI
Cos'è un libro?

Cos'è un libro? E' solamente una raccolta di fogli cuciti insieme e forniti di una copertina e di una rilegatura? Allora è semplicemente un supporto.
Ma un libro completamente vuoto, con le pagine bianche, senza nulla di scritto, è ancora un libro?
Immaginiamo di prendere un libro a caso da uno scaffale di una biblioteca e di riversarne il testo e le eventuali illustrazioni su un altro supporto, per esempio un rotolo di papiro oppure un computer. Il risultato di questa operazione è ancora un libro?
Concentriamoci sul concetto di libro, sui suoi contenuti più che sulla sua forma, sul fatto che è un medium per trasmettere la scrittura, e teniamo presente che il suo aspetto non è sempre stato come noi oggi lo vediamo e che è possibile che in futuro assuma delle nuove forme.

LA NASCITA DELL'EDITORIA ELETTRONICA E LA SUA DIFFUSIONE
L'incontro tra libro e computer
Un luogo comune molto diffuso è quello di considerare cultura e tecnica come due mondi separati e in contrapposizione. Da una parte l'umanista - erudito e letterato o artista creativo ispirato dall'intuizione - e dall'altra lo scienziato, che si avvale di esperimenti e ragionamenti matematici padroneggiando le più complesse tecnologie.
Eppure, questi due mondi non sono poi così distanti l'uno dall'altro come sembra. I moderni filosofi della scienza, per esempio, hanno messo in evidenza il ruolo della creatività nella formulazione di una teoria scientifica, di una dimostrazione logica o di un'invenzione tecnologica. Alcuni autori come Khun o Feyerabend, hanno posto l'accento sulle analogie che ci sono tra il procedere della scienza e quello dell'arte. Viceversa a volte le opere d'arte nascono tenendo conto dei risultati della scienza, in Italia, per esempio, Italo Calvino, con Le Cosmicomiche e Ti con zero, costruiva dei fantastici racconti proprio partendo dalle più recenti teorie scientifiche, come quella del Big Bang.
Negli ultimi tempi i metodi quantitativi, la statistica, la matematica hanno trovato sempre maggiori applicazioni anche negli ambiti tradizionalmente umanistici, dimostrandosi utili strumenti di indagine per esempio nel campo della sociologia, della psicologia o della storia.
Grazie al concetto di interdisciplinarità, una metodologia di indagine che analizza i problemi da più di punti di vista, avvalendosi dei risultati che provengono da molte discipline, la neonata informatica ha trovato interessanti applicazioni nei più svariati settori della società.
In un primo tempo (anni '50/'60) i computer hanno rivoluzionato completamente il sistema di produzione, poi hanno cominciato a invadere altre sfere: i computer hanno imparato a giocare a scacchi per esempio, e hanno cominciato a lasciar intravedere le prime applicazioni alla didattica (anni '60-'80).
In questo modo il computer si è imbattuto anche nel libro e l'incontro, avvenuto inizialmente in modo silenzioso e quasi clandestino, si è subito rivelato proficuo. Il primo approccio è stato di tipo produttivo. L'informatizzazione ha portato alla gestione dei testi in nuovi formati, con lo scopo di avere una stampa più agevole. Ma il passo seguente è stato quello di gestire in un modo completamente diverso l'informazione testuale. Nasceva l'editoria elettronica.