L'invenzione della stampa

Gutenberg


Johannes Gensfleisch, detto Gutenberg, nacque nel 1397 - era membro della corporazione degli orafi a Mainz (Magonza). Affascinato dall'idea di riprodurre con mezzi meccanici i manoscritti del suo tempo, cominciò in segreto una serie di esperimenti. Nel 1424 Gutenberg si trasferisce in un monastero presso Strasburgo e nel 1438 costituisce una società per la “nuova arte della stampa” con Andreas Dritzehen, Giovanni Riffe e Andreas Heilmann.
Poco più che cinquantenne si stabilì a Magonza.
Ottenne dei finanziamenti dal banchiere Johannes Fust, ma si trovò presto nell'impossibilità di rimborsarli. Fust fece sequestrare tutto il materiale dell'officina e la rimise in funzione insieme con il genero Peter Schoeffer, che era stato apprendista e assistente di Gutenberg. Così, quando nel 1457 appare la prima opera che reca il marchio del tipografo, è il nome di Fust che vi figura. Gutenberg, rovinato, muore in miseria dieci anni più tardi. Tra il 1454 e il 1455 vengono stampate le famose “Lettere d’indulgenza” che costituiscono la più antica stampa a caratteri mobili che riporti la data (anche se il più antico libro a stampa con data certa è il Salterio di Magonza del 1457. Gutenberg assieme a Fust e al  socio Pietro Schoffer inizia nel 1455, tra problemi tecnici e finanziari che abbiamo indicato, a stampare la famosa Bibbia, (dopo un processo tra lui e il banchiere è costretto a recedere dalla società e a lasciare a Fust la stamperia e la Bibbia). Da queste stamperie legate all'esperienza di Gutenberg sono giunti sino ai nostri giorni preziosi fogli a stampa frammentari senza indicazione di tipografo e il più antico di questi, databile tra il 1445 e il 1446, è costituito da un piccolo frammento cartaceo oblungo, conservato oggi al Gutenberg Museum di Magonza, nel quale è riportato un brano di un poemetto tedesco sul Giudizio universale. Successivamente a tale poemetto viene stampato anche un Calendario per l’anno 1448 e varie edizioni della famosa Grammatica del Donato.
La Bibbia, pubblicata tra il 1455 e il 1456 senza indicazione di data né di tipografia, è nota con il nome di “Bibbia di 42 linee” o anche “Bibbia Mazarina”, quest’ultimo nome per il fatto che uno degli esemplari più noti è conservato presso la Biblioteca Mazarina di Parigi.